Spettacoli

Pubblicato il Giugno 27, 2011 | da Sergio

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Il Festival 2011 della lirica all’Arena di Verona

Il 17 giugno, con la Traviata di Giuseppe Verdi, è iniziata l’89° edizione il Festival lirico all’Arena di Verona. Per tre mesi, la splendida struttura nel centro della città ospiterà interpreti, musicisti e direttori, nonché costumisti e scenografi di livello internazionale per uno degli appuntamenti mondiali più importanti per l’opera lirica.


Il programma dell’estate 2011 della lirica all’Arena di Verona prevede, oltre alla Traviata, l’Aida di Giuseppe Verdi, Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, il Nabucco di Giuseppe Verdi, La Boheme di Giacomo Puccini e Romeo et Juliette di Charles Gounod.

Il programma completo, con la disponibilità di biglietti, i prezzi dei biglietti, le date, le curiosità (sono molti i debutti di nuovi artisti in questa edizione del festival) sono disponibili sul sito ufficiale della Fondazione.

Per noi profani della lirica e dell’evento la cosa più impressionante è il lavoro che centinaia di persone devono svolgere tutti i giorni della stagione. Le opere infatti si alternano nelle serate tra giugno e settembre imponendo un massiccio lavoro di allestimento e sostituzione delle scenografie.

Verona è una delle città d’arte d’Italia. Visitata da oltre tre milioni di turisti ogni anno è facilmente raggiungibile da ogni direzione e con qualunque mezzo. E’ sullo svincolo delle autostrade tra il nord Europa (autostrada del Brennero) con la Milano-Venezia e con la A22 per Bologna e servita dall’aeroporto di Verona Valerio Catullo.

Foto di kevinpoh

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A proposito dell'autore di questo post

Giornalista professionista, appassionato di animali e viaggi, cibo e informatica. Sognatore di professione, cerco di rendere migliore questo mondo raccontando e raccogliendo le piccole esperienze quotidiane che messe insieme fanno una vita. I miei figli dicono che è più facile saltarmi che girarmi intorno. Ma quella è solo apparenza. La sostanza è una costante attenzione per le cose belle e buone che questo mondo ci mette tutti i giorni nel piatto.



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